Ci sono luoghi che sembrano sospesi nello spazio e nel tempo. Abitati da presenze-assenze, ci parlano di un lontano passato o di un probabile futuro. Edifici con estese pareti scandite da vuoti, da cui non si saprà mai se qualcuno si sia affacciato o si affaccerà. Ritmi scanditi all’infinito che si rincorrono per l’eternità. Andare oltre ciò che appare per cogliere echi di vite vissute e di identità smarrite. Volumi che galleggiano in uno spazio liquido e che sembrano obbedire ad ignote leggi. Portici- tunnel che generano prospettive multiple in cui perdersi e che ci trasportano in mondi paralleli forse visitati nel sogno e tuttavia più reali di ciò che crediamo reale.